Tutti i segreti per realizzare un cortometraggio di qualità

Se il tuo sogno nel cassetto è sempre stato quello di realizzare un cortometraggio, ecco qualche consiglio utile da tenere presente

Spesso si fa confusione in merito a cosa effettivamente sia un cortometraggio. C‘è chi lo chiama “film corto” o lo considera il “fratello minore” del lungometraggio. Invece, è una realtà a sé stante, con delle regole proprie da tenere in considerazione per dare vita a un cortometraggio eseguito a regola d’arte.

In questo articolo faremo chiarezza su cosa sia davvero un “corto” e daremo dei consigli utili per poterne realizzare uno di qualità. Pronto? Cominciamo.

Che cos’è un cortometraggio?

Si definisce cortometraggio un film la cui durata non deve superare quella dei 30 minuti. Si tratta di una palestra di allenamento per tutti i giovani registi e sceneggiatori che vogliono cominciare ad approcciarsi al mondo del cinema, mantenendo i costi di produzione più bassi rispetto a quelli necessari per poter realizzare un lungometraggio.

Ma il cortometraggio è una sfida anche per i registi o gli sceneggiatori più esperti, che possono scegliere di voler condensare al massimo la storia che hanno in mente per diverse finalità, o distribuzioni alternative rispetto a quelle di un normale film.

La difficoltà principale del cortometraggio è la gestione del tempo a disposizione: bisogna avere parecchia capacità di sintesi per fare arrivare allo spettatore il senso della storia in appena 30 minuti e in alcuni casi addirittura in 15 minuti.

Per esempio, pensa ad uno dei tuoi film preferiti e prova ad immaginare quali scene dovrebbero esserci assolutamente se la sua durata fosse improvvisamente accorciata a 30 minuti, come faresti a selezionarle? Quali sacrificheresti? Più o meno per realizzare un corto la difficoltà è la stessa. Ecco perché, fin dal punto di partenza della scrittura della sceneggiatura, bisogna ragionare sulla quantità del tempo a disposizione.

Scopriamo cosa tenere presente quando ci si avventura nella realizzazione di un cortometraggio.

Quali sono le fasi di sviluppo di un cortometraggio?

Prima di darti qualche consiglio utile su come realizzare il tuo prossimo corto, bisogna considerare quali sono le 4 fasi per riuscire a produrlo. Si comincia dallo sviluppo:

Lo sviluppo del cortometraggio

attrice recita in un cortometraggio
I personaggi hanno un ruolo chiave all’interno del cortometraggio – Unsplash – sitiwebok.it

 

In questa fase bisognerà individuare l’idea giusta, il cuore pulsante del cortometraggio, che dovrà essere fattibile: ad esempio, voler realizzare un fantasy con tanto di effetti speciali e riprese sott’acqua potrebbe essere poco verosimile perché troppo complesso e fuori budget, ma andiamo con ordine e vediamo cosa comprende questa fase:

  • Fondi: valuta quanto budget hai, e prendi in considerazione di fare un crowdfunding per trovare qualcuno che sponsorizzi il tuo progetto. Altrimenti, abbassa le aspettative e cerca di adattare la tua idea al tuo budget. Questo non per forza toglierà di bellezza alla trama che hai in mente, anzi, potrebbe rivelarsi un ottimo modo per semplificare il messaggio e renderlo ancora più efficace (oltre che realizzabile).
  • Scegli con chi vuoi lavorare: potrai optare per lavorare da solo o in team, noi ti cosigliamo quest’ultima. Infatti, ognuno ha il suo ruolo sul set e avere il supporto di figure specializzate non farà che migliorare la qualità del risultato.
  • Soggetto e sceneggiatura: per realizzare un corto serve una storia ben scritta, breve ma densa di contenuti e spunti. A differenza di un romanzo, o di un libro qualsiasi da adattare come film, la sceneggiatura nasce già in ottica riprese e deve dare informazioni utili e sintetiche al regista per aiutarlo a visualizzare ogni scena. La sua organizzazione deve seguire delle regole formali precise.

    Per scrivere la tu aprossima sceneggiatura ti consigliamo di utilizzare Celtx, un programma intuitivo e facile che ti aiuterà a impostarla nel modo corretto. Ricorda: spesso sceneggiatore e regista sono due figure compeltamente diverse, che devono dialogare tra loro.

  • Casting: trovare gli attori giusti potrebbe essere complicato, soprattutto perché potrebbe costarti un bel po’. Ti consigliamo di rivolgerti a giovani aspiranti attori, magari di accademie, che potrebbero garantirti prestazioni gratis in cambio di un’esperienza da inserire nel loro portfolio.

La pre-produzione del cortometraggio

  • Location: trova i luoghi in cui si svolgerà la storia e assicurati di avere tutti i permessi necessari per poter eseguire le riprese, soprattutto se hai intenzione di girare all’aperto. Ricorda che il cortometraggio è breve, perciò non esagerare a inserire troppe location, meglio concentrarti su massimo due o tre luoghi e sfruttarli al meglio.
  • Storyboard: realizza una prima resa grafica della sceneggiatura che ti servirà per dare una sequenza cronologica alla storia. Si tratta di un primo adattamento visivo della storia.

La lavorazione del cortometraggio

In questa fase si comincia a fare sul serio con le riprese e deve venire fuori la bravura del regista. Bisogna provvedere a:

  • Strumenti: ovviamente la storia è molto più importante degli strumenti che hai a disposizione per poterla realizzare, se la trama è buona e gli attori sono talentosi il risultato sarà soddisfacente indipendentemente dal tipo di telecamera. Però, degli strumenti di qualità potrebbero aiutarti in termini di qualità delle immagini e del suono, semplificandoti la vita in post-produzione.
    ragazzo riprende giovane attrice per un cortometraggio
    Gli strumenti sono importanti ma è la storia a fare la differenza – Unsplash – sitiwebok.it

     

  • Lavoro di squadra: in questa fase delicata il lavoro di squadra è essenziale. Dai truccatori, agli assistenti, dagli attori, agli eventuali tecnici del suono, saranno una gruppo su cui fare affidamento che potrebbe fare la differenza sulla buona riuscita del corto.

La post-produzione del cortometraggio

Prima di consegnare il tuo cortometraggio ad eventuali festival, le riprese vanno montate e legate tra loro. Dovrai scegliere le migliori, cercare di combinarle e dare vita al progetto finale. In questa fase, ricordati di:

  • Organizzare il materiale: trasferisci tutto sul tuo computer e crea file diversi per riprese, audio, effetti speciali o altro materiale. Premier e Final Cut sono dei software che potrebbero tornarti molto utili in questa fase.
  • Fare attenzione al copyright: molte colonne sonore potrebbero essere soggette a copyright, perciò ti conviene cercare delle soluzioni alternative su siti che mettono a disposizione tracce License Free. Questo ti eviterà eventuali problemi di violazione del copyright.

Consigli utili per realizzare un cortometraggio

Ora che abbiamo visto quali sono le fasi da affrontare, ecco qualche consiglio da tenere presente per migliorare la qualità del tuo cortometraggio:

  •  Un’idea forte: cerca di non essere scontato, di provare a coinvolgere lo spettatore con qualcosa di semplice ma di impatto. Ad esempio, cerca di introdurre pochi personaggi ma ben delineati, con personalità forti che sappiano fin da subito guadagnarsi l’interesse del pubblico. Se invece vuoi incentrare il corto su una tematica principale, fallo in modo evidente, cerca di essere il più diretto possibile e di non girare troppo attorno al messaggio principale, perché il tempo a tua disposizione è troppo poco per prenderla alla larga.
  • Struttura della storia: l’unico modo per non rischiare di perderti tra mille idee e possibili sviluppi è procedere con ordine e strutturare la storia. Non lasciarti trascinare troppo dalla tua vena creativa e cerca di seguire lo schema logico impostato inizialmente. Le modifiche in itinere sono ben accette ma non devono portarti troppo fuori strada, altrimenti potresti avere più materiale da montare di quanto effettivamente potrebbe contenerne un corto.
  • Sviluppo dei personaggi: concentrati sullo sviluppo dei personaggi che decidi di inserire, cerca di dare loro uno spessore e di farli evolvere nel tempo che hai a disposizione. Il modo migliore per fare trapelare la loro personalità sono i dialoghi, perciò cerca di impostarli nel modo corretto. E ricordati esistono dei cortometraggi ben riusciti con anche solo un attore, non è la quantità a fare la differenza.
  • Colpo di scena finale: pensa ad un finale che non sia scontato, che sappia lasciare qualcosa allo spettatore. Ribaltare la situazione alla fine potrebbe essere un ottimo modo per fare in modo che la tua storia faccia breccia nel cuore del pubblico: a tutti piace essere stupiti.

 

Ora non ti resta che cimentarti nella realizzazione del tuo primo cortometraggio! Scoprirai che può essere parecchio complicato ma altrettanto gratificante.

Sappi che gran parte dei registi hanno cominciato proprio da qui, realizzando corti di qualità che li hanno portati a vincere festival importanti.

Ricorda di essere autentico e creativo, tenendo sempre in mente budget e strumenti a disposizione.

Ciak!

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